VEV - Vocabolario storico-etimologico del veneziano
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truco (trucco, truco)

sec. XVI

fr. truc ‘trucco’, der. di truquer, per cui cfr. trucar.

1 s.m. ‘finzione, artificio con cui si altera la realtà (spesso con finalità truffaldina)’.
1829 1856 Boerio; a. 1832 BurattiGloss; 1852 Contarini; 1876 Nazari (cfr. nota); 1888 Contarini-Malamani (s.v. truso: cfr. nota); 1890 NinniGiunte 218 («pratica segreta o che si vuole mascherare, e per lo più tra uomo e donna»); 1982 Nàccari-Boscolo; 1987 Doria.

➤ loc.

- capitar (o tocar a qualcuno) un truco ‘accadere un fatto strano’ 1987 Doria (s.v. capitar).
- truco de zente ‘cricca, raggruppamento di persone malintenzionate’ 1829 1856 Boerio.
2 s.m. 'cosmetico, belletto'.
1982 Nàccari-Boscolo; 2008 Zambon (s.v. orór).

➤ loc.

- incamufarse col truco ‘imbellettarsi al punto da non farsi riconoscere’ 1982 Nàccari-Boscolo (s.v. incamufare).
3 s.m. 'scenetta'.
1928 Piccio.
4 s.m. 'antico gioco da tavola simile al biliardo' (t., trucco).
1732-1779 FolenaGoldoni (trucco); 1767-1775 Muazzo 94, 634, 856 (trucco); XVIII ZolliInflusso (t., trucco: s.v. bigliardo); 1829 1856 Boerio; 1852 Contarini; 1876 Nazari; 1888 Contarini-Malamani (s.v. truso: cfr. nota).

➤ loc.

- balla da trucco ‘palla da biliardo’ 1767- 1775 Muazzo 634 (cfr. anche bala).
- bottega da trucco / casin per trucco ‘bisca, locale in cui si gioca d’azzardo’ XVIII ZolliInflusso (s.v. bigliardo; cfr. nota) (cfr. anche botèga, casin).
- dar de briccola nel zogo del trucco ‘colpire di rimbalzo nel gioco del biliardo’ 1767-1775 Muazzo 94 (cfr. anche bricòla).
- tenere trucco ‘giocare a biliardo’ XVIII ZolliInflusso (s.v. bigliardo).
- trucco da terra ‘gioco del pallamaglio’ (cfr. anche palamaio) 1872 Tassini (s.v. nuove).
5 s.m. ‘corsa, trotto’; in partic. nella formula de bon t. ‘velocemente, di corsa’.
1550 CortelazzoXVI (trucco); 1829 1856 Boerio (s.v. trucàr).

◉ Per una ricostruzione della famiglia dei derivati dal lat. trūdere cfr. Meier1975: 160-201.
L’accez. 2 è chiaramente da considerare un italianismo del venez.; la vc. truc(c) o all’interno della loc. avv. de bon t. (hapax nella La Verra antiga de Castellani, Canaruoli e Gnatti del Caravia, da cui certo la riprende Boerio), invece, va ritenuta un deverb. da trucar ‘correre’. ZolliInflusso s.v. bigliardo riporta, riprendendolo espressamente da Dolcetti1903: 35 (nota 37), il seguente passo, tratto da un decreto degli Esecutori contro la Bestemmia del 1732: «Trucco, ove si gioca alla bassetta…si ritrova in Frezzeria in Piscina»; è evidente il fatto che trucco abbia qui il significato, non riscontrato altrove, di ‘bisca, locale in cui si gioca d’azzardo’, molto probabilmente frutto di un processo di ellissi a partire dalle loc. bottega da trucco o casin per trucco. Nazari registra tra i significati di anche quelli di «cricca, conventicola», presumibilmente risultato ancora di un processo di ellissi, questa volta a partire dalla loc. t. de zente (la stessa equivalenza semantica si ritrova espressa nell’Indice italiano-veneto di Boerio s.v. cricca).
La grafia truso in cui ci si imbatte in Contarini-Malamani è con ogni evidenza da considerare erronea, come confermato dall’ordine di disposizione dei lemmi. Prati1974 dà conto della vc. trucco ‘bastone’ presentandola come furbesca. Paccagnella registra, per il pavano, la vc. struco s.m. con il significato di ‘trucco, imbellettamento’.
Crevatin1981 segnala tra le forme derivate dal lat. *trudicare anche la vc. truko s.m. ‘pillo’, attestandola nel dialetto di Dignano, in Istria.

Deriva da:

Derivati:
trucada s.f. ‘mascheramento, camuffamento’ 

1987 Doria

trucheto s.m. dim. ‘piccolo trucco, scherzetto’
a. 1832 BurattiGloss; 1987 Doria

(Matteo Agolini)


Voce consultata il: 04.29.25