VEV - Vocabolario storico-etimologico del veneziano
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sec. XIII
lat. procurātor, a sua volta da procurāre ‘avere cura, amministrare’, vc. dotta: DEI, DELIN, EVLI s.v. procuratore.
➤ loc.
- regio procuratore «sotto il cessato Governo italico, chiamavasi quel Magistrato dell’ordine giudiziario distinto ed autorevole che risedeva presso ogni Corte e Tribunale di giustizia, come delegato a nome del Re e ad invigilare sull’esecuzione delle leggi e sul mantenimento dell’ordine nella decisione degli affari criminali e civili» 1829 1856 Boerio.➤ loc.
- corte / giudici de (li) procuratori (o del procurator), anche magistrato / officio / tribunale de procurator ‘magistratura composta da tre membri, noti anche come Procuratori di Rialto, istituita nel 1269, cui spettava la definizione di tutte le liti in cui fossero coinvolti i Procuratori di San Marco, in quanto esecutori testamentari e tutori degli orfani, e riguardo alle assicurazioni dotali e alle cause in materia di beni immobili, nelle quali fossero implicati cittadini veneti fuori dal territorio veneziano’ 1281/84 Doc. venez. (çuisi de P.) (CorpusVEV); 1299 Doc. venez. (4) (gudesi de Perchorator) (CorpusVEV); 1305 Doc. venez. (4) (çudexi de Precolator) (CorpusVEV); 1405 SattinGloss (s.v. zudese); 1477 Statuti 9.5, 12.9, 10; 1733 RompiasioGloss; 1847 Ferro 532-533; 1852 Mutinelli (procholator, p.: s.v. magistrato); 1881 Rezasco; 2007 Siega-Brugnera-Lenarda (s.v. magistrato).◉ Riguardo all’accez. 1, il procurador in 1301 Cronica deli imperadori (CorpusVEV) e 1399 Gradenigo, Quatro Evangelii (CorpusVEV) è Ponzio Pilato, che ricoprì la carica di prefetto.
L’accez. 2 si evince con chiarezza da vari testi antichi, anche epigrafici, come l’epigrafe del campanile di San Polo, del 1362 (pubblicata da ultimo in tomasin2010b: 38-39): «m° ccc° lxii dì xxi de decenbrio fo / fato questo chanpanil siando perchur / -ador lo nobele homo miser Felipo / Dandolo».
Riguardo all’accez. 3, la magistratura dei Procuratori di San Marco fu istituita forse nell’823, e concessa (nella sua forma definitiva, raggiunta nel 1443: dal 1516 esistettero anche Procuratori soprannumerari, che potevano essere eletti con una cospicua donazione allo Stato) a nove esponenti del patriziato, deputati alla fabbrica della Basilica Marciana e chiamati a soprintendere all’esecuzione dei testamenti e alla distribuzione dei lasciti. Spesso nella formula p. de San Marco (o de la chiesa de miser San Marco). Riguardo alla loc. procuradori de sovra per 'procuratori di San Marco' precisa Ferro che «furono distinte nel principio del secolo decimo quarto le tre procuratie, la prima delle quali fu detta de supra, cioè quella cui spetta la cura della chiesa di San Marco, l’altra de ultra, cioè quella cui spettano le tutele, o commissarie, e i testamenti fatti in quella parte della città ch’è al di là del Canal Grande, e la terza de citra, cioè di qua dal detto Canale, appartenendo alla medesima le tutele e i testamenti fatti in questa parte della città».
La forma percurator è considerata da Boerio «voce bassa» (cioè diafasicamente marcata).
Paccagnella registra, per il pavano, la forma procuraore (con le varianti percuraore e sprecuraore), con il significato di 'procuratore'.
Infine, per quanto riguarda l’accez. 2 e le loc. annesse, cfr. anche corte, magistrato, ofizial, savio, zùdese.
Deriva da: —
Derivati:
— procuratora s.f. 'procuratrice'
(Matteo Agolini)
Voce consultata il: 05.04.25