percholator, perchorador, perchorator, percolator, percollaor, percorator, percurador, percuradoro, percuraor, percurator, porchorator, porcorator, precolator, precorator, precurador, precuratore, procholator, prochorator, prochurator, procolator, procorator, procuradore, procurador, procuratore, procurator
sec. XIII
lat. procurātor, a sua volta da procurāre ‘avere cura, amministrare’, vc. dotta: DEI, DELIN, EVLI s.v. procuratore.
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Riguardo all’accez. 1, il procurador in 1301 Cronica deli imperadori (
CorpusVEV) e 1399 Gradenigo, Quatro Evangelii (
CorpusVEV) è Ponzio Pilato, che ricoprì la carica di prefetto.
L’accez. 2 si evince con chiarezza da vari testi antichi, anche epigrafici, come l’epigrafe del campanile di San Polo, del 1362 (pubblicata da ultimo in
tomasin2010b: 38-39): «m° ccc° lxii dì xxi de decenbrio fo / fato questo chanpanil siando perchur / -ador lo nobele homo miser Felipo / Dandolo».
Riguardo all’accez. 3, la magistratura dei Procuratori di San Marco fu istituita forse nell’823, e concessa (nella sua forma definitiva, raggiunta nel 1443: dal 1516 esistettero anche
Procuratori soprannumerari, che potevano essere eletti con una cospicua donazione allo Stato) a nove esponenti del patriziato, deputati alla fabbrica della Basilica Marciana e chiamati a soprintendere all’esecuzione dei testamenti e alla distribuzione dei lasciti. Spesso nella formula
p. de San Marco (o
de la chiesa de miser San Marco). Riguardo alla loc.
procuradori de sovra per 'procuratori di San Marco' precisa Ferro che «furono distinte nel principio del secolo decimo quarto le tre procuratie, la prima delle quali fu detta
de supra, cioè quella cui spetta la cura della chiesa di San Marco, l’altra
de ultra, cioè quella cui spettano le tutele, o commissarie, e i testamenti fatti in quella parte della città ch’è al di là del Canal Grande, e la terza
de citra, cioè di qua dal detto Canale, appartenendo alla medesima le tutele e i testamenti fatti in questa parte della città».
La forma
percurator è considerata da Boerio «voce bassa» (cioè diafasicamente marcata).
Paccagnella registra, per il pavano, la forma
procuraore (con le varianti
percuraore e
sprecuraore), con il significato di 'procuratore'.
Infine, per quanto riguarda l’accez. 2 e le loc. annesse, cfr. anche
corte,
magistrato,
ofizial,
savio, zùdese.
Autore: Matteo Agolini
Data redazione: 07.07.2021.
Data ultima revisione: 05.08.2024.
Deriva da:
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Derivati:
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procuratora s.f.
'procuratrice'
1829 1856 Boerio
—
procuratòrio agg. 'relativo a un procuratore o alla carica della
procuratìa'
1477 Statuti 12.9; 1548 CalmoLettere 2.94; 1767-1775 Muazzo 431; 1847 Ferro 539