cataizza

sec. XVII
der. di catar, con suffisso corrispondente all’it. -aticcia, per cui cfr. Prati1942: 118; LEI 11.42
-
Non pare ricevibile l’ipotesi di Dardi1990: 51 che si tratti di una «metatesi del pur venez. tacaìzza (da tacàr) ‘attaccare’» (cfr. tacaìzza): si tratterà piuttosto dell’applicazione dello stesso formante deverbale – che si ritrova ad es. in altri s. come bataizza, bogiaizza o in agg. come meschizzo e petaizzo – rispettivamente ai due verbi catar e tacar.
Autore: Greta Verzi
Data redazione: 21.03.2022.
Data ultima revisione: 27.06.2024.
Deriva da:

catar

Derivati:
1 s.f. 'briga, questione'.
1604 CortelazzoXVI; 1856 Boerio («Dicevasi anticam. e dicesi ancora nel sign. di Quistione; Rissa; Contesa»).

loc.

- star su le cataizze «star sulle contese; essere attaccabrighe, litigioso, brigoso» 1856 Boerio.
2 s.f. 'invenzione, pretesto'.
1671 VarotariGloss (cataizze: s.v. catar); 1829 1856 Boerio (s.v. cataizze: «T. antiq. Invenzioni; Ritrovati, Pretesti inventati per contendere»).