zudegado

çudegado, çudegato, çudigado, zudegado, zudegà, zudegao
sec. XIII
der. di zudegar ‘giudicare’.
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Quanto all’accez. 2, dai contesti si ricava che poteva indicare tanto la magistratura che amministrava la giustizia quanto il luogo in cui il giudice esercitava il proprio ufficio. Muazzo identifica il z. col «zudese del malefizio», mentre Boerio spiega che il termine finì coll’indicare, genericamente, le magistrature civili: «con questo nome s’intendevano volgarmente le magistrature che formavano un tempo la così detta Corte del doge, cioè li Magistrati del Proprio, dell’Esaminador, del Petizion, del Procurator, del Mobile, del Forastier, e dei Consoli de’ mercanti». Cfr. anche corte, esaminador, forestier, petizion, procurator.
Autore: Francesca Panontin
Data redazione: 16.07.2021.
Data ultima revisione: 17.06.2022.
Deriva da:


Derivati:
1 s.m. ‘atto dogale’, ‘sentenza’.
CorpusVEV: p. 1271 Doc. venez. (2) (çudegato).
XIV StatutaVerzi 1.6, 36, 51 etc. (çudegado, çudegato).
2 s.m. ‘giudicatura, magistratura civile che giudicava’; anche ‘corte di giustizia’ (cfr. nota).
CorpusVEV: c. 1330 Stat. venez. (çudegadi); 1335 Stat. venez., Aggiunta (çudegad-); 1366 Stat. venez. (çudegad-, çudigad-); 1384-1407 Stat. venez., Addizioni.
XIV CamerlenghiGloss (çudegado); 1419-1478 Rezasco (zudegà, z.: s.v. giudicato); XV CapitolareVisdomini 8, 35, 89 etc.; 1553 CortelazzoXVI (zudegao); 1767-1775 Muazzo 1122 (cfr. nota); 1829 1856 Boerio; 1845 Ferro 344; 1852 Contarini 88; 1852 Mutinelli.

loc.

- torò un zudegado ‘concorrerò per una magistratura civile’ 1829 1856 Boerio («dicevasi anche a’ dì nostri da quel Patrizio che aspirava ad un nuovo uffizio di giudicatura, cioè, voleva dire, concorrerò ad una delle Magistrature civili; domanderò d’esser nominato ad una giudicatura»).
- zudegado de Peticion / Petizion (cfr. corte e petizion) 1374-1434 CodiceMorosini 596; 1881 Rezasco (s.v. giudicato).