ballotin, ballottin, ballottino, balotin, balottin
sec. XIV
der. di
balota 'sfera di piccole dimensioni'.
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Per quanto riguarda l’accez. 1, Siega-Brugnera-Lenarda scrivono che «così erano chiamati i trentasei scrivani che stazionavano presso la Porta della Carta per “
meter su carta” le lettere private o le suppliche di coloro che non sapevano scrivere; era compito loro assegnato, in cambio della facoltà di tener banco, quello di annunciare le decisioni del Maggior Consiglio e le nomine alle Dignità ed agli impieghi dello Stato (e naturalmente e soprattutto i nomi estratti con la
bala d’oro: di qui il nome
balotini o, per la loro professione,
magnacarta)». L’accez. 3 deriva probabilmente dall’accez. 2, dato che si trattava di un fanciullo. L’accez. 4 è certamente connessa all’espressione del voto con le
balote, che probabilmente avveniva anche attraverso dei sotterfugi, almeno secondo l’opinione popolare. Per una spiegazione più dettagliata del metodo di votazione nel Maggior Consiglio, cfr.
balota e la nota di
bala.
Autore: Greta Verzi
Data redazione: 18.07.2021.
Data ultima revisione: 25.06.2024.
Deriva da:
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balota Derivati:
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