màmola

màmmola, màmola
sec. XIII
lat. mămmŭla ‘piccola mammella’: REW, PIREW 5277 (mamma); DEI, DELIN, EVLI s.v. mammola (per altre ipotesi etimologiche cfr. nota).
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Prati definisce m., mamo, màmolo e màmara «nomi di foggia bambinesca». GDLI s.v. màmmola segue Rohlfs interpretando m. come derivato dall’it. bambola per assimilazione. CortelazzoInflusso s.v. mamo muove dal gr. μάμμος corrispondente a οἰκέτης ‘domestico’, da cui poi si sarebbero generati i significati di ‘ragazza’ e, per traslato, ‘meretrice’, diffusosi a partire dal sec. XVI. Si ritiene più immediata una derivazione dal lat. ‘piccola mammella’, dal quale per metonimia si è prodotto il significato di ‘ragazza’ con le successive derivazioni semantiche.
Nella loc. vis de m. si nota l’incrocio con màmolo, giunto a indicare, ancora per traslato, una persona sciocca.
Autore: Francesca Panontin
Data redazione: 01.08.2021.
Data ultima revisione: 01.08.2024.
Deriva da:


Derivati:

màmolo
1 s.f. 'ragazza'; anche 'ragazza di servizio'.
1284 CapitolariMonticolo 3.141, 142, 146 etc. (mammol-); 1346-1347 PignolZucchello 86, 109; 1424 DialoghiGloss; XV SattinGloss; a. 1510 Strazzola 369; 1510-1566 CortelazzoXVI; 1511 SanudoDiarii 12.10; 1547-1556 CalmoLettereGloss; 2012 NuovoDoria.
2 s.f. 'amante, prostituta'.
1530-1547 CortelazzoXVI; 1547-1556 CalmoLettereGloss; 1852 Mutinelli (s.v. mamole, con riferimento a un decreto datato 1438); 1987 Doria; 2007 Siega- Brugnera-Lenarda (s.v. mamole); 2012 NuovoDoria.

loc.

vis de màmola ‘stupido’ 1553 CortelazzoXVI; 1890 NinniGiunte 254.